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29 Dicembre 2021 Off di tarocchirichiesta

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“Questa è la prima parte di una serie continua di cortometraggi da seguire. Spero che vi divertiate a leggerlo tanto quanto a me è piaciuto scriverlo”.

L’aria autunnale era fredda e non ero vestita adeguatamente, inoltre ero in anticipo. Il mio cuore batteva forte mentre cercavo di capire come presentarmi. “Dovrei sedermi al tavolo da picnic, no dovrei stare in piedi… Sì, stare in piedi nel caso avessi bisogno di scappare via in fretta.” Dopotutto che cosa stavo facendo? Non ero ancora stato nemmeno spostato di casa e stavo incontrando un uomo, in una fredda sera d’autunno, in un parco buio.

Dovrei andare. ‘Seriamente, Jane, controlla la tua testa qui, non ascoltare il tuo corpo…’ Lo volevo però; male. Potevo vedere un po’ il mio respiro e i miei capezzoli erano doloranti per essere così duri e sfregamento contro il tessuto della mia bralette blu. Non avevo bisogno di controllare, potevo sentire quanto fosse bagnato il mio perizoma. Speravo che non se ne accorgesse.

Alla fine, ho sentito arrivare un messaggio, “Cammino ora per trovarti!”

SANTO cavolo!

Il mio corpo lo desiderava così tanto, ma il mio cervello stava nuotando con la logica e le ipotesi; troppo tardi. Ero seduto al tavolo da picnic alla fine, quindi tecnicamente potevo ancora scappare se ne avessi avuto bisogno. Sono super veloce, ma no, stava succedendo. Quando si è avvicinato ho potuto vedere quanto erano grandi i suoi muscoli…

Le mie guance erano di un rosso acceso e avevo freddo e sudato allo stesso tempo. Il mio sistema nervoso stava prendendo il sopravvento. Combatti, niente corsa, niente congelamento! Mi sono bloccato mentre si avvicinava e mi sorrideva.

“Ciao!” Egli ha detto.

“Ciao,” riuscii a malapena a pronunciare la parola dalla mia bocca asciutta.

Ha camminato intorno a me e mi ha toccato la spalla, c’è stata una risposta istantanea dalla mia apertura bisognosa. Si è seduto di fronte a me per circa cinque secondi, si è alzato, è venuto e si è seduto accanto a me. Mi guardò e mi chiese se avevo freddo. Certo, avevo freddo, ero al parco da trenta minuti, impazzito.

Volevo incontrarmi in un luogo pubblico per assicurarmi di non essere fuorviato. Non c’era nessuno in giro al parco. Gli parlavo da tre settimane, parlando di essere dominata da un uomo, di soddisfare i miei bisogni. E ora era seduto accanto a me.

Gli ho detto che stavo pensando di scappare in realtà pensavo di chiamare il telefono erotico, lui ha riso e mi ha messo una mano dietro il collo e mi ha tirato più vicino a sé. Erano anni che non ero vicino a un uomo. Ha fatto scivolare la mano nei miei jeans e stavo per svenire. Ho provato a sedermi più pesante in modo che potesse sentire quanto fossi bagnata, ma era senza speranza. Rise di nuovo e mi prese per il culo.

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Ero nervoso e ho cercato di fare battute, ma lui mi ha fermato e mi ha baciato. Le nostre lingue si incontrarono immediatamente e i miei occhi si rotearono all’indietro nella mia testa. Ero così disorientato solo dal suo bacio.

Si fermò e disse: “Dai, vieni con me, hai freddo, inoltre so che vuoi venire a casa mia”.

Riluttante ho detto “OK”, ma sapevo che stavo ancora combattendo con la mia mente, il mio corpo era già suo da prendere.

Siamo arrivati ​​al suo appartamento e ha tirato fuori la chiave per aprire la porta laterale. “Dopo di te Slut!”

Sono sicuro che è stata la prima volta che qualcuno mi ha chiamato una vera troia. Presi fiato, smisi di lottare con il mio cervello ed entrai.